Ionizzatori d’acqua

A livello chimico-fisico lo ionizzatore d’acqua è un apparecchio all’interno del quale avviene un processo elettrolitico, noto come “elettrolisi”, che trasforma l’energia elettrica fornita da una serie di elettrodi in energia chimica, allo scopo primario di ottenere a partire dall’acqua naturale dell’acqua alcalina (basica), distinta da dell’acqua acida.

 

Uno ionizzatore è costituito da un certo numero di elettrodi (usualmente cinque o sette), fabbricati in titanio con rivestimento in platino e contenuti in una camera elettrolitica, detta “camera di ionizzazione”. Tale elettrodi possono essere caricati positivamente (e parliamo di “anodi”) oppure caricati negativamente (definiti “catodi”).
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Quando l’acqua entra all’interno della camera di ionizzazione avviene la scomposizione in ioni idrogeno (denominati “cationi” e aventi simbolo chimico H+), aventi carica positiva e in ioni idrossido (chiamati “anioni”, caratterizzati dal simbolo chimico OH-), aventi carica negativa.

 

Durante il processo di elettrolisi il catodo attrae gli ioni idrogeno (dato che hanno cariche di segno opposto) mentre, viceversa, l’anodo attrae gli ioni idrossido.

 

L’acqua ottenuta, al termine del processo sopra descritto, risulta così di due tipi: quella ricca di ioni idrossido che è “alcalina” e quella invece ricca di ioni idrogeno che è da considerarsi “acida”.